Cronache dal Multiverso
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view post Posted on 19/3/2012, 17:01 by: TETRACTYSReply

La Bolgia degli Scrittori

di
Leonardo Boselli


L’Inferno è un pozzo immenso, oscuro, scavato nelle profondità della terra. È un luogo ricolmo di sofferenza e di noia, e allo stesso tempo vuoto d’amore e di fantasia. Le urla dei dannati lo riempiono in ogni sua parte: gridano la loro disperazione, la perdita di ogni speranza.
Malagianna, una delle scimmiette di mare cornuta addette alla "Bolgia degli Scrittori", col jet-pack sulle spalle a potenza massima, ammirava librata nell’aria cupa quello spettacolo terrificante ed, esaltata da quella visione, affondava compiaciuta il gancio da macellaio nell’anima sventurata che stava trascinando con sé sempre più in basso. Un sottile gemito usciva da quel dannato, un pessimo scrittore di romanzi fantasy: il tormento dell'uncino non era nulla rispetto all’angoscia d'aver sciupato la propria esistenza nell'ideare vicende immaginarie che raccontava per denaro ai creduloni. Malagianna poteva percepire tutte le sensazioni, i rimorsi, i rimpianti che lo attanagliavano: avrebbe avuto l’intera eternità per disperarsi inutilmente, un giorno dopo l’altro, per sempre.
La scimmietta cornuta sorvolò i primi cerchi dell’Inferno. Passò nel turbine dei lussuriosi accompagnandoli per un breve tratto nelle loro evoluzioni, poi giunse sulla città di Dite, e l’orda dei diavoli guardiani dalle mura infuocate la salutò cantando sguaiatamente una volgare canzonaccia. Poi osservò dall’alto la necropoli di tombe degli eretici, roventi come formaci; infine attraversò la pioggia di fuoco che flagella il deserto di sabbia dei bestemmiatori.
Malagianna, che aveva descritto nei minimi particolari quel terrificante paesaggio all’anima dannata che portava arpionata sulle spalle, già sentiva aria di casa. Ammirò ancora una volta l’ordine spietato che regnava negli enormi fossati del cerchio ottavo, attraversati a raggiera da lunghi ponti. In quell’ultimo tratto volò su un canale ricolmo di fetido sterco, poi planò sulle sponde della quinta Bolgia, nella cui pece bollivano senza pace i barattieri, e proseguì fino a giungere alla Bolgia degli Scrittori.
Alte sponde circondavano un fiume di carta in continua agitazione e tormentato da un forte vento. Si trattava di pagine di libri, di pergamene, di tomi voluminosi e di piccoli opuscoli. Ogni genere d'opera di narrativa fantastica costituiva il fluido che permeava i meandri di quel luogo disperato. Il puzzo degli inchiostri, la ruvidità della carta, i suoi bordi affilati, gli spigoli delle copertine e i dorsi rigidi dei volumi rendevano quel luogo aspro e inospitale, ma le orribili scimmiette cornute la consideravano dopo tanti secoli come la loro casa.
Malagianna conduceva quel suo ufficio a contatto con i dannat...

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Tags:
fantaparodia,
racconti,
scimmiette di mare project,
surreale
Comments: 2 | Views: 127Last Post by: TETRACTYS1 (24/2/2014, 10:01)
 

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