|
|
Horror, 36900 caratteri, versione 2.1
L’ISOLA DELL’IMPICCATO di Leonardo Boselli
Il capitano Eastman camminava a passi lenti sul ponte del "Saint Andrew", un tre alberi della marina da guerra inglese. Osservava le attività dell’equipaggio fissando assorto l’esecuzione dei lavori, ma senza riuscire a concentrarsi. Intabarrato nella sua divisa, col tricorno calcato sul capo e la sciabola al fianco sinistro, si spostava con agilità tra i marinai affaccendati, nonostante la gamba di legno, e il suo passo, che riecheggiava sulla tolda, ricordava il battito di un cuore, come se quei colpi cadenzati dessero vita all'intero veliero. Dopo aver percorso la nave da prua a poppa, salì la scaletta che portava sul castello e si mise a guardare, appoggiato al parapetto, l'isola poco distante, sui cui bassi fondali la nave era ormeggiata. Il sole già alto risplendeva sull'oceano e illuminava la costa. Poche nubi sottili si profilavano a settentrione: anch'esse sembravano attendere quel soffio di vento che le avrebbe spostate verso lidi meno afosi. Eastman aveva già navigato in quelle acque quand'era un allievo ufficiale sedicenne. Ora, dopo quasi un quarto di secolo, osservava con attenzione il profilo dell'isola e si stupiva di ricordare ancora ogni particolare: la spiaggia, gli alberi che la delimitavano e, sopra di essi, la ripida cima vulcanica. Non era cambiato nulla, come se il tempo non fosse trascorso. E non era passato neppure il senso d'angoscia che quelle rive ancora gli trasmettevano: la reminiscenza di un'antica colpa gli tormentava l'anima, come in certe notti lo perseguitava un fastidioso prurito alla gamba destra che non riusciva a placare, perché quella gamba ormai non l'aveva più. John Hill, il nostromo, gli si accostò. Come molti membri dell'equipaggio era preoccupato e, al contrario degli altri, non tentava di nasconderlo. «Capitano, cosa pensa di fare?» Ormeggiati da due giorni a un ottavo di miglio dalla costa, avrebbero potuto essere avvistati dalle navi spagnole che davano loro la caccia. La guerra di corsa aveva quella caratteristica: preda e cacciatore si scambiavano spesso i ruoli, e in quel frangente il "Saint Andrew" era la preda. Eastman si sentiva al sicuro a causa della fama di "mangiatrice di navi" che l'isola s'era conquistata a suon di naufragi negli ultimi anni. I capitani dei galeoni spagnoli si sarebbero tenuti alla larga da quelle secche peric...Read the whole post...
- Tags:
- horror,
- racconti
|
|